Chiacchere di Carnevale: storia, curiosità e tutti i nomi di questo dolce di Carnevale

Chiacchiere di Carnevale nomi e storia

C’è chi le chiama frappe, chi bugie, chi crostoli, strufoli o fazzoletti, ma quasi tutti le conoscono con il nome di chiacchiere.

Croccanti e delicate sfoglie fritte, le chiacchiere sono il dolce per eccellenza del periodo di Carnevale, ottime da mangiare a merenda, a fine pasto ed a colazione. 

Si tratta di un dolce dalle origini antichissime e dai mille nomi, che variano da regione a regione. Siete curiosi di conoscerli tutti?

Chiacchere di Carnevale: come sono nate?

La storia gastronomica delle chiacchiere vede come protagonista la Regina Margherita di Savoia, che durante una chiacchierata con alcuni suoi ospiti, chiese al cuoco di corte napoletano Raffaele Esposito di prepararle un dolce sfizioso da gustare in compagnia. 
Esposito preparò così queste frittelle servendole appunto con il nome di “chiacchiere”.

Anche se la nascita vera e propria di questo dolce risale all’Antica Roma. Secondo la storia questi dolci chiamati frictilia venivano consumati in occasione dei Saturnali, ovvero l’equivalente del nostro attuale Carnevale. Si trattava di un dolce molto semplice e al contempo bello ricco, a base di farina, uova, strutto e poi fritti nel grasso del maiale. 

In epoca cristiana rimase poi la tradizione di friggere queste frittelle in grande quantità, per fare il carico di grassi prima del periodo di magro della Quaresima.

Tutti i nomi delle Chiacchiere di Carnevale

La tradizione dei frictilia è sopravvissuta fino ad oggi, diventando il dolce più iconico del mese di Febbraio. Rielaborate secondo le diverse tradizioni regionali, le chiacchiere si identificano con nomi diversi a seconda della loro area di produzione.

Il nome più usato è indubbiamente quello di chiacchiere, tipico delle zone di Milano, nell’Emilia settentrionale, in alcune zone dell’Umbria, del basso Lazio, in una parte dell’Abruzzo, in Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. 

In Piemonte invece sono conosciute come Bugie, ma in molte zone vengono chiamate Gasse (basso Alessandrino), Risòle (Cuneo e sud del Piemonte) oppure Gale (Vercelli, bassa Vercellese, Novarese e Barenghese), mentre in Val d’Aosta sono definite Merveilles.

Bugie e Chiacchiere si trovano anche in Liguria, fatta eccezione per Imperia, dove vengono  chiamate anche Cròstoli. La Lombardia prepara invece le Galarane (Bergamo), i Saltasù (Brescia) e le Lattughe (Mantova), mentre in Veneto e Trentino sono conosciute con i nomi di Gròstoi o Galani (Venezia)

In Emilia Romagna troviamo invece i Fiocchetti (Rimini), gli Intrigoni (Reggio Emilia), le Sprelle (Piacenza) e le Sfrappole (Modena, Bologna e Romagna).

La Toscana le chiama Cenci o Melatelli quando alla ricetta tradizionale viene aggiunto del miele. Proseguendo un poco più a Sud si incontrano infine le Frappe (Lazio, Umbria e Marche), le Cioffe (Sulmona e centro Abruzzo), i Cunchiell’ (Molise), i Guanti (Caserta) e le Maraviglias (Sardegna).

Le Chiacchiere del Bar Pasticceria Centrale di Lecco

Noi le chiamiamo chiacchiere e le prepariamo come la tradizione vuole (ad eccezione della frittura nel grasso di maiale). Ma le Chiacchiere non sono l’unico dolce di Carnevale. Nella nostra pasticceria potrete trovare tantissime altre specialità preparate in occasione del Martedì o del Giovedì Grasso.

Come le nostre speciali frittelle con crema pasticcera, lisce o farcite di mele e uvetta, chiacchiere lisce oppure ricoperte di cioccolato!

Vieni a provarle tutte!

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